“Gesù fu condotto dallo Spirito nel
deserto, per essere tentato dal diavolo”.
Che la vita
di Gesù fosse costantemente sotto la guida dello Spirito lo sapevamo. Ma che sia
stato guidato nel luogo della tentazione proprio dallo Spirito sembra
incomprensibile. Lo Spirito di santità mette Gesù in mano di satana il
tentatore e lo lascia solo, in balia delle sue suggestioni. Solo come lo furono
Eva e Adamo. Come loro, come noi, Gesù si fa debole e sente la fascinazione per
una vita facile e comoda, l’attrazione della notorietà, l’ebbrezza del successo
e del potere. Ha provato le nostre stesse tentazioni. Perché?
Per
uscirne vincitore! Lo Spirito lo mette nell’occasione di scavare dentro di sé e
di far emergere la sua vera identità: Figlio di Dio. Come per far uscire la
scintilla dalla pietra occorre colpirla, così da lui tentato sprizzano le
parole della Scrittura che annientano la Menzogna e la Vanità. Senza la
provocazione della tentazione la Parola – Gesù Parola – non si sarebbe rivelata
in pienezza, in tutta la sua potenza.
E quando
sopraggiunge anche per noi la tentazione e la prova? Dietro non potremmo
scorgervi la presenza del tuo Spirito? Non sarà anche questo un dono del suo
amore per obbligarci a dichiararci per Dio, ad operare una nuova scelta di Dio,
a scavare dentro di noi e far fiorire le Parole di vita seminate nel nostro
cuore?
Agli interrogativi di p. Fabio seguono i miei. Che sia il caso allora di dichiararmi senza mezzi termini per Dio, davanti a me stessa e a tutto ciò che mi appare limite? di mettermi davvero a scavare, in modo che le Parole di vita possano fiorire ANCHE in me?
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