Il 25 marzo segna l’inizio della storia del
mondo: il Verbo di Dio nasce nel grembo di Maria. È l’inizio vero della storia.
Quando arriva questo giorno mi ricordo sempre che in Toscana – come anche
da altre parti -, dal 1200 fino all’unità d’Italia, l’inizio d’anno non
si celebrava il 1° gennaio, ma il 25 marzo. (Col cuore vado a dare un salutino alla Santissima Annunziata di Firenze).
Maria è l’immagine più fedele di come si annuncia il Vangelo: è la
missionaria per eccellenza, la regina degli apostoli. La Parola di Dio lei non l’ha detta con la bocca, ma
addirittura l’ha generata, l’ha data. Maria ha donato una Parola viva, Gesù, che era carne della
sua carne.
Tutti noi che siamo chiamati ad annunciare la Parola saremo autentici servi della Parola soltanto se quello che diciamo è, come per Maria, carne della nostra carne, parola vissuta, condivisione di un’esperienza di fede, frutto di comunione con Cristo; altrimenti è propaganda.
Tutti noi che siamo chiamati ad annunciare la Parola saremo autentici servi della Parola soltanto se quello che diciamo è, come per Maria, carne della nostra carne, parola vissuta, condivisione di un’esperienza di fede, frutto di comunione con Cristo; altrimenti è propaganda.
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