“Ci parli della consacrazione a Maria e non ci dai la formula?” Così mi è stato detto dopo il blog di ieri. Allora eccola (ma è come la recitiamo oggi, ridottissima rispetto a quella del 1922…):
Maria Immacolata,
Madre di Dio e Madre nostra, tutti insieme veniamo a te per rinnovarti la
consacrazione della nostra famiglia Oblata. A te, e per mezzo tuo a Gesù, tuo
Figlio, offriamo le nostre persone, le nostre vite e il nostro lavoro missionario.
Abbiamo dinanzi agli
occhi lo slancio missionario del Beato Fondatore e dei suoi primi figli, il
loro straordinario zelo nell’annuncio del Vangelo ai poveri, nella costruzione
della Chiesa, nel lavoro per il Regno di Dio. Memori della fiducia senza limiti
che avevano in te, nel tuo aiuto e nella tua protezione, uniti a loro ti
domandiamo di intercedere per noi presso il nostro Padre dei cieli.
Siamo i tuoi Oblati
perché il Signore ci ha accordato la grazia della vocazione, in forza della qua
le uomini di tutte le parti del mondo hanno costituito questa tua famiglia.
Oggi, qui riuniti, vogliamo ricordare le parole del Beato Eugenio: ogni Oblato
«per la dolce Maria avrà tenera e filiale devozione e l’avrà sempre per Madre».
Maria Immacolata, tu
sei il modello vivente del la nostra fede. Concedici di essere come te, perso
ne attente e docili nell’accogliere ogni invito dello Spirito Santo, sempre
disponibili per ogni lavoro missionario.
Maria Immacolata,
Madre di grazia e di misericordia, accordaci la tua protezione santificando e
sostenendo tutti i nostri missionari e venendo in aiuto ai popoli che cerchiamo
di servire e di rende re partecipi della redenzione.
E fa’ che un giorno,
con tutti gli Oblati che ci hanno preceduto nella casa del Padre e con te, possiamo
cantare l’eterna lode del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.
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