il verbo greco
specifico che Luca usa di più (proseukomai = pregare) ricorre ben 35
volte nella sua opera, 19 volte nel Vangelo e 16 volte negli Atti, più di tutti
gli scritti del Nuovo Testamento. Il sostantivo proseuké = preghiera, ricorre
12 volte.
Luca mostra Gesù in costante preghiera. Al battesimo al Giordano, «Mentre era in
preghiera, lo Spirito scese su di lui» (3,21). Prima della scelta dei Dodici
passò tutta la notte in preghiera (6,12-13). Prega prima della professione di
fede di Pietro, quando domanda: «Ma chi dice la gente che sia il Figlio
dell’uomo?» (9,18-22). Prega prima della trasfigurazione: si
ritirò sul monte «a pregare» (Lc 9,28-36). Quando i discepoli tornano esultanti dal
ministero, di nuovo Gesù prega (10,21-22); lo fa anche prima di insegnare il
“Padre Nostro” (11,1). Pregare per sostenere la fede di Pietro prima della
passione: «Io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una
volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (22,32). Durante la crocifissione prega per i crocifissori (23,24); prega al momento della morte: «Padre,
nelle tue mani consegno il mio spirito» (23,46).
E ci insegna a
pregare: “Padre…”.
Belle le parabole per
spiegare «la necessità di pregare sempre, senza stancarsi» (Lc 18,1): l’amico
importuno, il giudice iniquo… Insegna anche come pregare: come il pubblicano
che in fondo ripete: “Pietà di me, perché sono un peccatore…”.
Ha gli occhi grandi e
mansueti, il volto incorniciato da una tenue e candida barba. La didascalia
nella parte inferiore dell’affresco dice il suo nome.
Ben diversa la
pittura sull’altare maggiore della chiesa barocca dei Santi Luca e Martina nel
Foro Romano. Una tela seicentesca di Pietro da Cortona, copia di un dipinto
attribuito a Raffaello. Luca è il pittore al centro della scena colto nell’atto
di ritrarre Maria, in posa, con in braccio Gesù. Una scena più anacronistica di
così è impossibile, ma dice che Luca, con il Vangelo dell’infanzia, ha proprio “ritratto”
Maria.
Vangelo della preghiera, di Maria… e non dimentichiamo che è anche il Vangelo della misericordia, grazie soprattutto alle parabole della pecora smarrita e del padre dei due figli…
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