mercoledì 23 ottobre 2024

Mario Borzaga segretario di Mons. Blanchet?

Sto preparando una relazione su Mons. Maturino Blanchet che dovrò tenere ad Aosta in occasione della celebrazione per i 50 anni dalla sua morte.

Tra l’altro mi sono letto 82 lettere che questo vescovo oblato ha scritto al Superiore generale, p. Léo Deschâtelets. (Nella foto i due a San Giorgio in occasione dell’80° di mons. Blanchet. Come si dice... c'ero anch'io!)

Sono lettere molto interessati nelle quali il vescovo parla della congregazione, della diocesi, dei problemi della Chiesa, ma anche del clima, soprattutto della neve, del bel tempo di primavera, delle sue visite ai luoghi di montagna... Gli parla naturalmente del Concilio a cui prende parte e dove non avverte quella «atmosfera calda e cordiale della casa generalizia» dove è alloggiato. Tutte le volte che va in via Aurelia trova un luogo di riposo per l’anima e il corpo. Ha anche la confidenza di chiedergli un calice per il proprio seminario «che è proprio povero». Da parte sua, per ringraziarlo di una visita che il superiore generale fa ad Aosta, gli  gli manda una fontina di 10 chili, premurandosi di suggerire che «conviene tenerla al fresco e una volta la settimana passare sulla crosta un panno bagnato nell’acqua tepida».

Una delle tante sorprese che riserva la lettura delle lettere, è la richiesta che fa al superiore generale il 23 aprile 1957: se gli dà come segretario un giovane padre che ha appena ordinato sacerdote e che «mi ha sempre dato l’impressione di una persona dotata di una certa maturità di giudizio e soprattutto di una grande serietà: p. Mario Borzaga». Un bell’elogio per il futuro beato!

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