Ad attendermi alla stazione due giovani elegantissimi, con macchinone. Mi portato a pranzo sopra Stresa, a metà collina. La vista del Lago Maggiore, il golfo Borromeo, le isole… Le nuvole cupe nel cielo non rompono l’incanto. Attraverso le montagne coperte di castagneti giungiamo ad Arona. Saliamo sulla scala ripidissima all’interno del colosso di san Carlo e da lassù, attraverso gli occhi della statua, l’orizzonte si dilata ancora di più. Poi la stanza del santo. Un pellegrinaggio non programmato e per questo ancora più sorprendente.
Giungo a Verbania in tempo
per celebrare nella basilica. Splendida, appena restaurata ha rivelato una
policromia insospettata. Mi presento al parroco… No! Ma è uno dei preti ai
quali a giugno ha “predicato”, come si dice, gli esercizi spirituali al Celio a
Roma! Che festa!
Messa prefestiva,
solenne, con organo, con la chiesa gremita. I presenti sono tutti anziani. Ne
sono contento, si vede la fedeltà di una generazione. Ma la nuova generazione?
Guardo attentamente e finalmente riesco a scorgere una coppia di quarantenni e
un ragazzo.
A cena e dopo cena l’albergo
nel quale sono alloggiato si riempie di giovani, ventenni, trentenni. Sono loro
che mi hanno invitato e domani saranno qui anche gli adulti. Tutta un’associazione
che organizza e accompagna i pellegrinaggi a Lourdes. Giovani bellissimi,
attentissimi… La vita continua!!!
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