mercoledì 10 aprile 2019

Un convegno su “Oblazione e Martirio”




Il primo martire Oblato è stato il fratello Alexius Reynard, ucciso nel 1875. Dieci anni più tardi, il 2 aprile 1885, è stata la volta di Léon Fafard e Felix Marchand.
Mons. Grandin scrivendo ai genitori di p. Fafard utilizzava alcune espressioni significative: «... Cara signora Fafard: potete paragonare i vostri dolori a quelli della Santissima Vergine con maggior ragione che a quelli della vittima del Calvario; il caro martire è morto per la salvezza dei suoi fratelli e per la salvezza dei suoi carnefici». E ai genitori di p. Marchand: i due padri «Si sostenevano a vicenda nelle loro numerose difficoltà; tutti e due sono stati allo stesso tempo vittime della loro dedizione e martiri della carità...». Nel 1913 altri due padri Oblati vissero la loro missione fino al martirio: Jean-Baptiste Rouvière e Guillaume Le Roux, assassinati nel 1913, a Coppermine. Dovremmo ricordare i martiri di Spagna, Germania, Bolivia, Cile, Sri Lanka, Filippine e Laos. Sono quasi un centinaio gli Oblati morti in maniera violenta nell’esercito della loro missione. Molti di loro hanno dato una straordinaria testimonianza di vita. Una trentina sono stati proclamati beati e riconosciuti martiri della fede.
Essere Oblato significa essere pronto al martirio.
L’oblazione trova il suo culmine nel martirio e il martirio consente di comprendere l’oblazione in tutta la sua profondità e le sue esigenze.

È dunque giunto il momento di una riflessione su questo tema: Oblazione e martirio.
A questo scopo sto organizzato un Convegno che si terrà a Pozuelo (Madrid, Spagna) dal 4 al 5 maggio prossimi. Ormai ci siamo!
Il primo giorno (4 maggio) l’attenzione sarà rivolta soprattutto ai martiri Oblati di Spagna. Verrà analizzata la situazione sociale, politica e militare nel periodo della guerra civile di Spagna, per poi dare spazio alla narrazione e alle testimonianze del martirio degli Oblati.
Il secondo giorno (5 maggio) sarà dedicato a un’ampia visione del martirio degli Oblati nei diversi continenti, con alcune esemplificazioni per ogni Regione. Questo secondo momento sarà reso possibile grazie a collegamenti diretti via webex con i luoghi dai quali sono previsti gli interventi. L’intero Convegno potrà essere seguito in diretta streaming. 
Ci facciamo gli auguri! Tutti invitati… almeno a seguire in streaming.

Nessun commento:

Posta un commento