Il
Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni
città e luogo dove stava per recarsi.
Settantadue, come i popoli della
terra. Tanti ne contava il Libro della Genesi. Siamo dunque inviati al mondo
intero, a tutti, senza esclusione alcuna. Per la verità i settantadue si
muovono in un territorio molto ristretto, come capita a quasi tutti noi, ma in
cuore c’è l’umanità intera.
A due a due. Qual è infatti
l’annuncio che siamo chiamati a portare? La pace: «Pace a questa casa». Non è
soltanto assenza di conflitti, è molto di più: è la pienezza dell’amore, frutto
del comandamento nuovo, vera novità cristiana: «amatevi gli uni
gli altri». Perché l’annuncio
sia credibile e non siano soltanto parole bisogna essere almeno in due.
Per la missione occorreranno
grandi strutture, un’organizzazione potente, strategie elaborate? No, basta la
semplicità e la mitezza disarmante dell’agnello, la leggerezza e la freschezza
di chi si muove spedito senza borsa né bisaccia né sandali, la decisione e la
determinatezza che non si perde per strada in cose inutili: «non fermatevi a
salutare nessuno».
Cosa fare quando finalmente ci
si incontra con gli altri? Ci si fa uno con loro, adattandosi agli usi e ai
costumi: «mangiando e bevendo quello che hanno», senza stare a domandarsi se è
puro o impuro. Si può e si deve andare in casa di tutti, anche in quelle dei
pagani, e sedersi a mensa con loro. Era proibito allora agli ebrei. E oggi
quante nuove proibizioni, quante barriere discriminatorie si ergono ad impedire
rapporti sinceri, fraterni, costruttivi!
Da dove cominciare? Dal curare i
malati. Più che parole ci vogliono fatti, un amore concreto, operoso.
Sarà facile? Tutt’altro! Sarà
come andare tra lupi. Ci sarà che ci accoglie e chi ci rifiuta e si rivolta
contro.
Ce la faremo? Ma certo che ce la
faremo. Non è mica un’iniziativa nostra. È Gesù che ci manda. Ci fidiamo della sua
parola, del suo mandato: «Andate: ecco, io vi mando». E poi, lo sappiamo, egli,
nascostamente, vieni con noi.
Infine, ci sarà anche una
ricompensa! I nostri nomi sono scritti nei cieli: siamo già lì...
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