martedì 26 luglio 2016

A Notre-Dame de la Garde, santuario oblato


È sempre bello tornare, come ho fatto ieri, nel nostro santuario della Madonna della Guardia a Marsiglia.
Un bel fumetto ne racconta la storia.
In cima alla collina che domina la città di Marsiglia, dal XIII secolo sorgeva una cappella dedicata alla Madonna della Guardia. Nel 1524 vi fu costruito un forte militare che inglobò l'oratorio rimasto, tuttavia, luogo di culto, fino ai primi anni della Rivoluzione francese. Nel 1802, la cappella fu riaperta al pubblico e nel 1823 il nuovo vescovo, Fortuné de Mazenod, zio di sant’Eugenio, ne affidò il servizio agli Oblati.
L’11 settembre 1853, Sant’Eugenio, dopo avere precedentemente ottenuto il permesso dal Presidente della Repubblica, poi divenuto l’Imperatore Napoleone III, poté abbattere la vecchia cappella e porre la prima pietra di quello che oggi è il grande santuario di Marsiglia. Da lì, per un secolo, sono partiti i missionari per tutto il mondo. Gli Oblati rimasero cappellani fino all’espulsione dei religiosi dalla Francia nel 1903. La comunità, sempre numerosa, si prendeva cura anche di carceri, ospedali, missioni popolari…
Sant’Eugenio scrisse una lettera alla sorella rendendola partecipe della gioia della posa della prima pietra:

Non si potrà mai rendere appieno la bellezza dello spettacolo: i giornali ne hanno dato un'idea molto imperfetta. Dalla chiesa di San Giuseppe, dove siamo partiti in processione, fino alla cima della montagna, la folla era così fitta che non c’era posto neppure per uno spillo. Che spettacolo la collina invasa da un’innumerevole moltitudine, che, con tanta gioia dipinta sui volti, cantava con trasporto inni e cantici, inchinandosi profondamente e inginocchiandosi al passaggio del vescovo, che benediceva commosso questa folla di cristiani, accorsi da ogni parte per contribuire al trionfo di Maria!
Come descrivere il colpo d’occhio dalla cima del Forte, dove avevamo collocato la statua della Vergine Maria perché tutti la vedessero. Al momento di dare la benedizione del Santissimo Sacramento, quando ho alzato le mani al cielo per invocare la Santissima Trinità, subito l’innumerevole moltitudine, composta da almeno centomila persone, dalla cima della montagna fino alla parte inferiore della città, si è prostrata in unanime adorazione, rispondendo all’invocazione per ricevere la benedizione. La benedizione ha raggiunto la città e i dintorni: tutti gli occhi erano rivolti al sacro monte per partecipare alla celebrazione che neppure il vento ha disturbato: si è infatti calmato al momento in cui partiva la processione, quasi a dimostrare la potenza della grande Regina del Cielo.
Non sarete sorpresi se vi dico che dopo non ero affatto stanco. Non mi trattenevo dalla gioia e mi sentivo venti anni più giovane. Ah! è stato bellissimo!


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