giovedì 7 luglio 2016

Claretiane, Missionarie vere


50 anni fa le Missionarie di sant’Antonio Maria Claret, provenienti dal Brasile, sbarcavano in Europa. Giunsero in 14 a Roma, alcune si fermarono ad Aranova, alle porte della città, altre si sparsero per Svizzera, Francia. Da allora si sono allargate ulteriormente: Germania, Polonia, Portogallo. Dall’Europa, da vere missionarie, sono poi emigrate in Asia, Africa, Australia, Indonesia. Semplici e vivaci entrano ovunque con fare discreto, portando il profumo del Vangelo.
Le incontrai casualmente circa 35 anni fa. Dopo una mia conferenza nell’aula magna dell’Austinianum, una di loro mi fermò e contestò a lungo quanto avevo detto. Naturalmente da allora nacque una profonda amicizia e una vicinanza che mi ha dato modo di visitarle in varie parti d’Italia, in Brasile, nelle Filippine…
Ad Aranova la celebrazione giubilare, con tanti amici…
Quale l’augurio a queste sorelle? Che sia sempre vivo quando della fondatrice, Madre Leonia Milito, scriveva nel suo diario l’8 agosto 1975:


Ogni Istituto religioso ha un suo carattere particolare. Quello della nostra Congregazione è di una semplicità evangelica, umiltà profonda, carità verace. Non ci sono austerità corporali, ma una comune ricerca di purificazione personale e collettiva. Una generosa disponibilità per farsi guidare dallo Spirito Santo e crescere ogni giorno nell'amore di Dio e del prossimo.
Una vita nascosta e tutta centrata sull'amore. Santificarsi per santificare. Tutto per amore e niente fuori dell'amore. Fare il bene a tutti senza discriminazione, di razze o di credo politico o religioso, vivere in profondità, la spiritualità: Eucaristica e Mariana.
Sono della Chiesa, sono figlia della Chiesa, siatelo anche voi con me. Disponibili sempre e con gioia al volere di Dio, alle nostre consorelle e al prossimo. Testimoniare la gioia e la pace di un'anima che vive solo per Dio.


Nessun commento:

Posta un commento