La stessa cosa con le COMI (Cooperatrici Oblate Missionarie dell'Immacolata). Sono
nate, ci sono. Sono proprio sorelle degli Oblati. E da ben oltre 60 anni! Può
darsi che qualche Oblato consigli le ragazze, che si rivolgono a lui per un
discernimento vocazionale, a non andare con le COMI perché non le riconosce
come sorelle. Ci sono lo stesso e sono ugualmente sorelle, indipendentemente
dal fatto che le si accetti oppure no, che le si accolga nel lavoro pastorale
oppure no. Certo non sono gemelle, e anche se lo fossero avrebbero un carattere
diverso, sarebbero sempre donne e non uomini, penserebbero con la loro testa… È
consentito litigare come hanno sempre fatto fratelli e sorelle. Non per questo
non si vorrebbero un bene da matti e si lascerebbero fare a pezzi l’uno per
l’altra e viceversa.
La loro Regola afferma che esse sono
“il volto femminile degli Oblati”. È la loro Regola si dirà, ma nella nostra
non c’è scritto che gli Oblati hanno anche un volto femminile. Si dà il caso
che la loro Regola ha ricevuto l’approvazione pontificia, come la nostra; il
Papa annuncia il lieto evento: agli Oblati è nata una sorellina… e manda loro
la foto! «L’Istituto COMI ha la sua origine dalla spiritualità e dagli insegnamenti
di sant’Eugenio de Mazenod… pertanto, fanno proprio il carisma oblato e lo
incarnano secondo la caratteristica femminile e secolare della loro specifica
vocazione… La COMI collabora particolarmente con i missionari OMI in tutti i
campi consoni allo spirito e alle attività di un Istituto secolare» (n. 2, 8)
Da pochi giorni è stato pubblicato
un documento ecclesiale, Iuvenescit
Ecclesia, nel quale si invitano i vescovi e tutti i cristiani a riconoscere
i carismi che lo Spirito Santo ha suscitato nella Chiesa, senza aver chiesto
loro il permesso: sono pregati vivamente di prenderne atto, di accoglierli con
gratitudine e di offrire loro lo spazio dovuto.
Dal carisma di un fondatore possono
nascere tante espressioni carismatiche: «I doni carismatici nella loro pratica
possono generare affinità, prossimità e parentele spirituali attraverso le
quali il patrimonio carismatico, a partire dalla persona del fondatore, viene
partecipato ed approfondito, dando vita a vere e proprie famiglie spirituali.
Le aggregazioni ecclesiali, nelle loro diverse forme, si presentano come doni
carismatici condivisi» (n. 16). Con le COMI gli Oblati formano una vera e
propria famiglia spirituale.
Niente da fare, in casa occorre per
forza aggiungere un lettino e mettere una sedia in più a tavola…
Che gioia vedere le nostre Sorelle
pregare sulla tomba di sant’Eugenio, riconoscendo come loro padre il nostro
padre.
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