Sono stati quasi 4.000 i
focolarini e le focolarine ai quali, in questo periodo natalizio, in quattro incontri
distinti, ho tenuto la meditazione sulla preghiera.
È stata per me un’esperienza
profonda: un ascolto e un’unità straordinarie. L’invito
di Gesù a ritirarsi nella stanza interiore, chiudere la porta e iniziare il
dialogo con il Padre si è realizzato a livello comunitario. Il Centro Mariapoli è diventato un’unica grande stanza,
la porta è stata chiusa e Dio è venuto in mezzo a noi. Vi sono infatti dei momenti in cui si può sperimentare il dilatarsi della stanza: la vita di famiglia, un incontro, un momento di preghiera comunitaria possono diventare la stanza comune dove Dio viene ad abitare. L’intimità con lui non è più soltanto quella di ogni singola anima, ma di tante anime fatte un’anima sola.
Dopo l’ultimo incontro mi hanno scritto: “Carissimo Padre Fabio, un grazie profondo per la tua conversazione che si è incisa nei nostri cuori prima che in video! Ogni parola, ogni pausa, ci ha aiutato a comprendere la bellezza di un rapporto profondo e quotidiano con Dio. Che bello riscoprire la preghiera come momento di confidenza, di sincerità e complicità con Lui!”.
Dopo l’ultimo incontro mi hanno scritto: “Carissimo Padre Fabio, un grazie profondo per la tua conversazione che si è incisa nei nostri cuori prima che in video! Ogni parola, ogni pausa, ci ha aiutato a comprendere la bellezza di un rapporto profondo e quotidiano con Dio. Che bello riscoprire la preghiera come momento di confidenza, di sincerità e complicità con Lui!”.
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