Oltre a rilevare gli immancabili refusi, vero segno di autenticità dei miei blog (purtroppo), l’amico Guido Miglietta mi scrive alcune sue acute considerazioni sul monoteismo e politeismo di Bauman:
Si
vede come i sociologi vogliono lavorare per la pace, in questo modo:
identificano un elemento del sistema sociale che crea tensione, e vogliono
quindi ridurre questo elemento causa di conflitto per ottenere la pace. Nel
caso in esame, l’elemento identificato come causa di conflitto, nel sistema
sociale mondiale, è il “monoteismo”.
Ma così
facendo, prima di tutto scambiano Dio per “monoteismo” ed è già un primo
errore, poi, associano la “fede in Dio” alla “causa di conflitti”, compiendo un
errore di generalizzazione a livello sociologico; ma, soprattutto, pensano che
“Dio” sia un elemento del loro sistema in esame, quindi operano un
“riduzionismo” di Dio a un elemento del loro sistema. Il “riduzionismo” è un
errore tipico delle scienze quando trattano di un oggetto che trascende le
scienze stesse (tanto Dio come l’essere umano). In realtà, i sociologi quando
parlano di Dio, non intendono “Dio” ma, “la credenza su Dio”.
Chiarito
questo punto, allora c’è anche qualcosa di accettabile in quello che dicono, a
meno che – come tu dici – non diventano veramente “ideologici”. Allora, se sono
diventati “ideologici”, fanno del “sistema sociale a bassa tensione” il loro
principio trascendente per cui vivere e operare.
Grazie Guido. Mi aiuti a
vedere il positivo nel pensiero di questi sociologi (non intendono “Dio” ma,
“la credenza su Dio”). Questo mette nuovamente in discussione quanti, come noi,
crediamo in Dio. A volte abbiamo trasmesso un’immagine di Dio che non è
quella vera e invece di lasciarsi avvolgere dalla Verità ce ne siamo fatti
padroni chiudendoci alla sua complessità e ricchezza, espressa anche
dalle verità che gli altri manifestano e che dobbiamo accogliere, fosse anche soltanto una briciola di verità, per crescere così, insieme, verso la Verità tutta
intera.
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