Giovedì, ore 19.30: sarò in dialogo con Shahrzad Houshmand, teologa e
credente musulmana. docente alla Pontificia Università Gregoriana e
all'Università La Sapienza di Roma. Concluderò con lei la seconda serie dei “Dialoghi
a sant’Eustachio”, dedicato ai “Luoghi di Dio”, prima di iniziare, giovedì
prossimo, il nuovo ciclo.
Parleremo su dove incontrare Dio, o meglio, su dove lui ci attende per incontrarsi
con noi. Io parlerò dei nostri mistici cristiani e lei di quelli persiani e
andalusi. Spero sia un bel dialogo.
Ma immagino che ci sarà qualcuno del pubblico che vorrà intervenire su
altri argomenti scottanti. Forse è meglio avere subito il suo parere:
Shahrzad Houshmand: E’ chiaro che non si può in nessun campo giustificare
un atto violento e l’uccisione di persone innocenti, questo è senz’altro
condannato da tutti i capi religiosi, non solo islamici, perché qui non si
tratta della violenza islamica ma è la violenza che ha colpito il cuore
dell’uomo, in sé.
chiedo all’homo sapiens sapiens di oggi, che nonostante la sua sapienza ha
messo in primo piano le fabbriche belliche e l’economia, di rivedere il
messaggio profondo della rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e
fratellanza. Se non approfondiamo questo terzo slogan – fratellanza - fin
quando l’homo sapiens sapiens, che pensiamo di essere noi, non punterà su
questo terzo punto, discrimina una fetta dell’umanità e non sceglie politiche sociali
intelligenti per l’integrazione, per la dignità e per il rispetto, ma sceglie
la generalizzazione, andremo a cadere in altre forme di violenze.
L'Islam ha bisogno di riforma, ma non è il solo. Ogni essere umano ha
bisogno di riformarsi sempre. L’individuo ha bisogno di riformarsi, come le
comunità, le società, anche le religioni. Tutti questi eventi ci portano a
riflettere e rivedere alcune delle nostre posizioni. Questo vale anche per una
fetta dei musulmani nel mondo che hanno una visione stretta dell’islam,
soprattutto quelle scuole coraniche che danno una visione particolarissima del
Corano.
La riforma dovrebbe avvenire sicuramente nell’Islam ma anche l’Europa ha
bisogno di una riforma, di uscire da questo eurocentrismo profondo che non vede
nelle altre culture nessuna positività, nessuna forma di democrazia, di
benessere.
Questo atteggiamento dovrebbe essere reciproco. Abbiamo bisogno di
riformarci a livello umano, di ripensare la fraternità e di medicare le ferite
non con le bombe ma con l’istruzione, il dialogo e l’incontro. Dobbiamo
riformarci tutti, veramente.
L'argomento mi interessa molto e anche il rapporto che si instaurerà tra i partecipanti. Verrò con un mio confratello che si occupa di dialogo interreligioso
RispondiEliminaAntonio Porcellato