Uno veniva
dall'Occidente, era bianco.
Uno veniva dall'Oriente,
era giallo.
Uno veniva da
Mezzogiorno, era nero.
Ognuno portava un dono:
oro, incenso e mirra.
Il giorno dell'Epifania
il Quarto non arrivò.
Veniva da Settentrione e
portava con sé un tesoro favoloso, davanti al quale gli altri tre
doni sarebbero impalliditi. Lungo il viaggio il Quarto fu attratto da
tante cose belle e cominciò a spendere e a spandere. Più si alleggeriva del
tesoro più si appesantiva di peccati.
Arrivò infine a
Gerusalemme, ma erano passati 33 anni. Chiese dove fosse il Re dei Giudei e lo
diressero fuori le mura. Trovò Gesù, ma lo stavano inchiodando sulla croce. Non
aveva più neppure una moneta. Aveva soltanto tanti tanti peccati, una vita
piena di sbagli e fallimenti.
“È da molto tempo che ti
aspettavo”, gli disse sorridendo tra il dolore dei chiodi.
“Troppo tardi sono
giunto”.
“Cosa mi hai portato in
dono?”, gli chiese Gesù.
“Ho soltanto tanti tanti
peccati, una vita piena di sbagli e fallimenti”.
“È il dono più bello,
quello che aspettavo da molto tempo – gli rispose Gesù. Ora sai perché sono venuto
sulla terra”.
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