Il sole che oggi è spuntato dopo due giorni di grigiore,
accende di colori l’autunno dei parchi e dei laghi. Sotto la finestra ha un
asilo allegro, pieno di verde. Sento i bambini giocare.
Quando a Roma mi trovo per strada nell’ora dell’uscita dall’asilo
o dalle scuole elementari provo uno dei momenti di gioia più intensa. Vedo questi
piccolini saltare, strascicare gli zainetti, dondolare, fermarci davanti a un
sassolino, salutarsi gli uni gli altri... Mi piace soprattutto guardare come si
rapportano con i nonni o i genitori venuti a prenderli. Hanno sempre tante cose
da raccontare o da commentare. Mi diletta soprattutto l’aria meravigliata con
la quale i grandi assecondano le confidenze dei piccoli. Solitamente vado di
passo svelto e non riesco a sentire i loro discorsi. Mi basta cogliere quei “Davvero?”,
o quei: “Questo io non so sapevo” che esprimono l’interesse e l’attenzione data
ai bambini.
Qui, nella mia completa ignoranza del polacco, mi contento
di guardare le espressioni e di intuire i contenuti dei dialoghi.
È sempre una scena che mi incanta e mi rende felice. Mi fa
sperare.
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