Anche quest’anno partecipo all’appuntamento del grande
evento LoppianoLab 2014, esperienza straordinaria di condivisione e progettualità,
voglia di innovazione e creatività, di relazioni profonde e impegno sociale, di
idealità e positività. Il tema di quest’anno, “Una mappa per l’Italia”, ha
mantenuto la promessa: molte le indicazioni emerse dalle storie mozzafiato di
imprenditori coraggiosi, dalle testimonianze di registi del calibro di Pupi
Avati, di immigrati e di lavoratori che hanno perduto il posto di lavoro, di
filosofi e antropologhi. Si punta sulla cultura, sulle relazioni.
Solo oggi erano presenti 3000 persone, animate dalla voglia
di partecipare alla vita sociale, senza rassegnazione, con impegno e fiducia.
Particolarmente creativi i laboratori del mattino –
politica, economia, famiglia educazione… –, animati da persone di grande
competenza. Le sale gremite all’inverisimile.
Una parola e un’immagine, tra le tante, mi hanno colpito.
La parola “attenzione”, il “tendere verso” (“in-tenzione”), che
indica il “tendere”, l’uscire da sé per andare verso altro: una persona, un’azione,
una cosa. Mi piace questo dimenticare se stesso, questo concentrarsi su
qualcosa altro da sé, nella prontezza a rispondere ad un’urgenza, ad un bisogno
che si manifesta fuori di noi.
L’immagine è quella del vaso rotto, che i giapponesi
riparano con della resina mista a oro, argento, platino. Non cercano di
nascondere la rottura, ma la impreziosiscono. Anche questa immagine mi ha detto
molto sul senso e il valore che possono assumere gli sbagli della vita, gli
inevitabili errori che commettiamo ogni giorno.
Nessun commento:
Posta un commento