Ex Aedibus Vaticanis, die XVII mensis Iunii, anno
MMXIV (volgarmente: dal Vaticano,
17 luglio 2014), mi giunge una lettera del Segretario di Stato (sorry: Secretarius Status) Pietro Card. Parolin
che papa (Summus Pontifex) Francesco mi
ha nominato consultore della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata.
Lo sono già da 20 anni, si tratta quindi semplicemente di una conferma.
La cosa ha comunque una
sua rilevanza in questo momento nel quale sta per iniziare l’anno della vita
consacrata, indetto dal papa. Si stanno già organizzando convegni, studi…
In questo campo merita un
rilancio anche lo “Studium”, il corso annuale di alta qualità organizzato dalla
Congregazione e che si tiene ogni anno alla Pontificia Università Urbaniana.
Vedi
Chi frequenta non sono i
soliti studenti, ma persone che ormai hanno le mani in pasta, e da anni lavorano
nelle diocesi, nella formazione, nell’animazione.
Ho anch’io il mio corso: “Istituzione e carismi nella
Chiesa. Analisi e figure”.
È un mondo vivo, per
il quale vale la pena dare la vita.
Come sarà quest’anno
sulla vita consacrata?
Intanto mi piace che
coincida con l’anno sulla famiglia, che va da Sinodo a Sinodo.
È il segno di un
cammino che dobbiamo percorrere insieme sposati e celibi, matrimonio e vita
consacrata: un unico popolo unito, che cammina verso il cielo trascinando con
sé il mondo intero.
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