“Cristo Gesù è il centro della storia e del mondo; egli è colui che ci
conosce e che ci ama; egli è il compagno e l’amico della nostra vita” (Manila,
Omelia del 29 novembre 1970).
Quando lo chiamava per nome – “Cristo Gesù” –
Paolo VI aveva un tono forte e deciso. Sapeva di chi parlava.
Con Cristo, la
Chiesa, la Chiesa di Cristo – l’Ecclesiam
suam – e l’uomo e il mondo di oggi, al quale “Noi guardiamo con
immensa simpatia. E se anche il mondo si sentisse estraneo al cristianesimo e
non guardasse a noi, noi continueremmo ad amarlo perché il cristianesimo non
potrà sentirsi estraneo al mondo” (6 gennaio 1964).
Il 19 ottobre 1975 – felice coincidenza il 19 ottobre 2014 – Paolo VI, proclamando
beato Eugenio de Mazenod, lo definì “Un appassionato di Gesù Cristo, totalmente
dedito alla Chiesa”. È la definizione che si può dare a Paolo VI.
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