Che bello! È proprio il caso di dirlo. Una messa così fa
proprio domenica, fa festa. Bella, moderna, la chiesa degli Oblati di Poznan si riempie sette volte ogni
domenica. Ho partecipato alla messa dei bambini: uno spettacolo. Le famiglie al
completo, con nonni, genitori e figli. Un nutrito coro di bambine con
mantelline d’oro (i capelli d’oro sono dotazione di natura) e un altrettanto
numeroso gruppo di chierichetti con sulla tunica bianca la fascia nera degli
Oblati e, i più grandi, la croce oblata.
All’omelia sono in un centinaio i bambini che attorniano l’altare,
alcuni seduti sui gradini, altri in piedi. Ed inizia un fitto dialogo tra due
Oblati e i bambini, fatto di domande, risposte, piccoli colloqui a tu per
tu. I grandi seguono con attenzione, presi come i loro bambini.
Alla fine tutti quelli che non hanno fatto la prima
comunione vengono attorno all’altare per la benedizione personale con il segno
di croce sulla fronte. Questa volta le mamme portano anche le carrozzine con i
neonati: spettacolo nello spettacolo.
Le messe dei primi cristiani non erano così organizzate, ma
la gioia doveva essere la stessa.
Nel pomeriggio uno dei chierichetti festeggia il 18°
compleanno e tutti si danno appuntamento in uno dei grandi parchi della città.
Qui il protagonista indiscusso è il fuoco che per tutto il pomeriggio rimane al centro
dell'attenzione di tutti. Chissà perché stare attorno al fuoco e alimentarlo
costantemente è una delle cose più belle che ci siano. Non per niente è proprio
attorno al fuoco che nasce e si mantiene unito il focolare domestico!
Degno prolungamento della messa.
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