Domenica non sono andato in piazza san Pietro per la
beatificazione di Paolo VI. Appena tornato dalla Polonia, sono invece volato in
Sardegna e nel pomeriggio ho potuto pregare nel santuario di Bonaria, a
Cagliari. Sono stato ugualmente in comunione con Paolo VI che venne in questo
santuario io 24 aprile 1970, aprendo la strada ai suoi successori, Giovanni
Paolo II, Benedetto XVI, fino a papa Francesco. Una grande statua e un bell’affresco
ne ricordano la visita.
“Se vogliamo essere cristiani – disse in quella circostanza –
dobbiamo essere mariani, cioè dobbiamo riconoscere il rapporto essenziale,
vitale, provvidenziale che unisce la Madonna a Gesù, e che apre a noi la via
che a Lui ci conduce”.
Era il 25 marzo 1370 quando, attaccato dalla tempesta, il
mercatile salpato dalla Spagna dovette gettare in mare il suo carico. Appena
gettata l’ultima cassa ecco la bonaccia. Tutta la merce cola a picco, eccetto
la casa che raggiunge la riva. Nessuno riesce ad aprirla, cosa che invece
riesce facilissima ai frati Mercedari che giungono dalla vicina chiesa. Dentro
una statua bellissima della Madonna con il Bambino e con una candela accesa in
mano.
Fuori del santuario il tramonto rosato, la brezza fresca, il
profumo del mare mi fanno intendere il perché di questo nome: Bonaria.
Riascolto le parole di papa Francesco proclamate proprio
qui: “Oggi sono venuto in mezzo a voi, anzi siamo venuti tutti insieme per
incontrare lo sguardo di Maria, perché lì è come riflesso lo sguardo del
Padre, che la fece Madre di Dio, e lo sguardo del Figlio dalla croce, che la
fece Madre nostra. E con quello sguardo oggi Maria ci guarda. Abbiamo bisogno
del suo sguardo di tenerezza, del suo sguardo materno che ci conosce meglio che
chiunque altro, del suo sguardo pieno di compassione e di cura…. Nel cammino,
spesso difficile, non siamo soli, siamo in tanti, siamo un popolo, e lo sguardo
della Madonna ci aiuta a guardarci tra noi in modo fraterno. Guardiamoci in
modo più fraterno!... Impariamo a guardarci gli uni gli altri sotto lo sguardo
materno di Maria!”
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