Anche quella mattina, quando apa
Pafnunzio si affasciò sulla soglia della cella e vide il cielo cenerino striato
dai riflessi rosa dell’alba, ringraziò Dio che ha fatto bene ogni cosa. Un leggero
brivido di freddo lo scosse piacevolmente. L’aria fredda era limpida e pura
come all’inizio dei tempi. Le otarde appena alzate in volo radente, silenziose,
ravvivarono il paesaggio solitario. Dio aveva davvero fatto bene ogni cosa.
Anche apa Pafnunzio, assieme a Dio, vide che tutto era buono.
Ma anche quella mattina ebbe una
distrazione e, scostandosi dalla contemplazione della natura fresca e bella che
lo circondava, guardò se stesso. Il creato non gli parve più così bello. S’era
fatto anziano, ma le sue membra erano ancora armoniose e forti. No, non era l’aspetto
fisico a parergli sgraziato, era la sua vita, il suo cuore, l’uomo interiore.
Rientrò nella cella e si pose seduto
davanti all’icona del Cristo. “Hai fatto bene ogni cosa. Proprio ogni cosa?”, gli
chiese. “Ogni cosa”, gli rispose il suo Signore. “Anche me?”. “Anche te”.
Perché, si domandò l’apa, Lui mi
vede in modo diverso da come mi vedo io?
Comprese che Dio lo guardava con
occhi diversi. Lo guardava come lo aveva pensato da sempre in cuor suo (il
cuore di un Dio!). Non poteva non essere buono e bello come tutto quanto Egli
aveva creato.
Anche adesso Dio, quando pensava ad
apa Pafnunzio, e lo pensava così come da sempre l’aveva pensato, provava un’intima
gioia (l’intimo di un Dio!), e si compiaceva di averlo chiamato per nome, nome
unico e irrepetibile, ineffabile, e di averlo creato come la più buona e la più
bella di tutte le sue creature.
Quando poi lo guardava là sulla
terra, nella sua umile cella, perduto nel deserto, si muoveva a compassione,
consapevole dell’infinita distanza tra come Egli l’aveva pensato e come l’apa s’era
ridotto. L’amava con tutto l’affetto d’un Dio perché apa Pafnunzio potesse
giungere ad essere così come Lui l’aveva pensato. Continuava a ripetere il suo
nome, a pronunciare ancora quella parola che gli aveva dato esistenza e che
sarebbe risuonata in eterno. Il Paradiso apa Pafnunzio sarebbe stato per sempre
come Dio l’aveva pensato e amato.
Apa Pafnunzio si guardo con gli
occhi di Dio e vide che davvero tutto era buono.
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