San Valentino, cittadino e vescovo
di Terni fu decollato a Roma sotto l’Imperatore Aureliano il 14 febbraio 273.
Sulla sua tomba la prima basilica costruita nel secolo IV. Nel 1605 fu
rinvenuto il corpo in una cassa di piombo contenuta entro un’urna di marmo. La
testa era separata dal busto a conferma della morte avvenuta per decapitazione.
Per accogliere il corpo fu costruita una nuova Basilica.
Cosa c’entra tutto questo con la
festa degli innamorati?
Greci, Italici e Romani il 15
febbraio festeggiavano gli dei Pane, Fauno e Luperco, e in loro onore si
celebravano i Luparcali, legati alla purificazione dei campi e ai riti di
fecondità. Divenuti troppo licenziosi, furono proibiti da Augusto e poi
soppressi da Gelasio nel 494.
La Chiesa cerca comunque di
“battezzare” sempre le usanze popolari. Così cristianizzò quei riti pagani
della fecondità anticipandoli al giorno 14 di febbraio, attribuendo al martire San
Valentino la capacità di proteggere i fidanzati e gli innamorati indirizzati al
matrimonio.
Non si disprezza niente…
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