È una gioia non soltanto per la
bellezza dell’ambiente, ma soprattutto per l’uditorio: una ventina di
sacerdoti, seminaristi e religiosi proveniente da ogni parte del mondo e
riuniti in questo centro di spiritualità – Vinea
mea – per una “scuola” tutta particolare, fatta di studio e di vita.
Le mie lezioni? La Parola di Dio.
Ho scritto sette libri sulla Parola
di Dio. Tutto è cominciato nella Quaresima del 1977, all’EUR a Roma, quando,
nella grande chiesa dei santi Pietro e Paolo, svolsi le prime catechesi su
questo tema. Vent’anni dopo quegli appunti mi servirono per scrivere la Presentazione al Vangelo e Atti degli Apostoli, un libretto di Città Nuova che
continua ancora a essere pubblicare. Erano soltanto nove paginette, ma lì avevo
condensato tutto quanto ho poi sviluppato nei libri successivi.
Quel primo scritto iniziava come
iniziano tutti gli altri miei libri:
Quando Gesù parlava quelli che lo
ascoltavano rimanevano incantati dalle sue parole… I suoi discepoli ne era conquistati. Non
indietreggiavano neppure quando esse apparivano particolarmente esigenti:
«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).
Il fascino delle sue parole ha
continuato ad attirare le generazioni cristiane, che hanno colto la distanza
che le separa dalle altre parole umane…
Il Vangelo esercita il suo fascino
anche al di fuori del mondo cristiano….
Ma anche per chi si professa non
credente il Vangelo risulta un libro del tutto particolare...
Il fatto è che le parole di Gesù possiedono
uno spessore ed una profondità che le altre parole non hanno, siano esse di
filosofi, di politici, di poeti. Le parole di Gesù sono “parole di vita”…
Oggi anche su di me, parlandone alla
Vinea mea, hanno esercitato lo stesso
fascino.
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