venerdì 14 febbraio 2014

Vinea mea a Loppiano

È una gioia tenere lezione nell’antico convento francescano di Incisa Valdarno ora completamente rinnovato: antico e nuovo vi convivono armoniosamente, grazie ad un sapiente progetto architettonico.
È una gioia non soltanto per la bellezza dell’ambiente, ma soprattutto per l’uditorio: una ventina di sacerdoti, seminaristi e religiosi proveniente da ogni parte del mondo e riuniti in questo centro di spiritualità – Vinea mea – per una “scuola” tutta particolare, fatta di studio e di vita.
Le mie lezioni? La Parola di Dio.
Ho scritto sette libri sulla Parola di Dio. Tutto è cominciato nella Quaresima del 1977, all’EUR a Roma, quando, nella grande chiesa dei santi Pietro e Paolo, svolsi le prime catechesi su questo tema. Vent’anni dopo quegli appunti mi servirono per scrivere la Presentazione al Vangelo e Atti degli Apostoli, un libretto di Città Nuova che continua ancora a essere pubblicare. Erano soltanto nove paginette, ma lì avevo condensato tutto quanto ho poi sviluppato nei libri successivi.
Quel primo scritto iniziava come iniziano tutti gli altri miei libri:

Quando Gesù parlava quelli che lo ascoltavano rimanevano incantati dalle sue parole…  I suoi discepoli ne era conquistati. Non indietreggiavano neppure quando esse apparivano particolarmente esigenti: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).
Il fascino delle sue parole ha continuato ad attirare le generazioni cristiane, che hanno colto la distanza che le separa dalle altre parole umane…
Il Vangelo esercita il suo fascino anche al di fuori del mondo cristiano….
Ma anche per chi si professa non credente il Vangelo risulta un libro del tutto particolare...
Il fatto è che le parole di Gesù possiedono uno spessore ed una profondità che le altre parole non hanno, siano esse di filosofi, di politici, di poeti. Le parole di Gesù sono “parole di vita”…

Oggi anche su di me, parlandone alla Vinea mea, hanno esercitato lo stesso fascino.


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