L’arcangelo Michele lottò col diavolo, lo disarcionò e la
sella cadde in mare e si pietrificò diventando un promontorio. Così la leggenda.
Sono salito sulla Sella del diavolo, un aspro monte circondato dal mare, con
una visione a tutto tondo, in una mattinata di sole luminosissima. Fin sulla
cima, una volta sede del tempio di Artemide e ora sormontata da una grande
croce di legno. Com’è bello il creato!
Torno al “campo base”, in quartiere Sant’Elia. Nel 1985
Madre Teresa vi aveva mandato le sue suore. L’anno successivo venne lei stessa
a visitare il quartiere: era proprio adatto per le sue suore, che ancora oggi
sono qui assieme agli Oblati. Madre Teresa fu ospitata nei locali della
canonica, in quella che ancora oggi si chiama Via dei musicisti, ma che presto sarà
rinominata via Madre Teresa di Calcutta: parola di p. Stefano! Una targa di pietra sul muro della casa
ricorda: “Casa Madre Teresa di Calcutta S. Elia Cagliari, 24-26 settembre 1986”.
In quegli anni anche i gen della Sardegna venivano come volontari a dare una
mano nel quartiere. Maria Caterina, ora a Roma, mi raccontava che per due
estati ha dato ripetizione ai ragazzi…
Pomeriggio alla Madonna di Bonaria, un tuffo nella più
pura pietà popolare. Storie e tradizioni sono quelle dei più grandi santuari,
così come l’infinita collezione di ex voto, soprattutto di barche e navi
salvate dalle tempeste grazie a un frammento della cassa della Madonna. Leggo
il discorso programmatico che vi tenne Paolo VI nella sua memorabile visita. Fu
in quella occasione che tra l’altro disse e documentò la famosa frase: “Non si
può essere cristiani se non si è mariani”.
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