«Il mio punto di vista sei tu»: è il titolo del corso di
giornalismo degli scalabriniani che vede come studenti tre giovani rifugiati.
Mi ha attratto questo titolo, soprattutto ripensando a
quanto ho scritto pochi giorni fa sullo specchio e la finestra. Allora dicevo
che non dobbiamo guardarci, ma guardare fuori: potremmo dire che siamo ciò che
vediamo…
Adesso mi si propone un’altra prospettiva: guardare con
gli occhi dell’altro: sei tu il mio sguardo. Cosa vede l’altro? Potrebbe essere un altro modo di guardare il mondo. Quanta ricchezza.
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