sabato 22 maggio 2021

La staffetta dello Spirito


 “Egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza”: è il Vangelo del giorni di Pentecoste.

Da non credere: abbiamo lo stesso compito dello Spirito Santo! Lo Spirito Santo viene per dare testimonianza a Gesù e noi andiamo per dare testimonianza a Gesù. La stessa missione. Sembra impossibile. E in effetto lo è… almeno che… Almeno che non ci lasciamo invadere dal fuoco della Pentecoste, che sia lui a vivere e operare in noi, a rendere testimonianza.

Che sia l’inizio di una nuova ondata missionaria?

La prima partì il giorno stesso della Pentecoste, con gli apostoli in prima fila. Seguiti da tanti cristiani laici, a cominciare da Aquila, Priscilla, Lidia… Poi fu la volta dei monaci che invasero l’Europa. I francescani andarono in Asia, seguiti dai Gesuiti e poi tutti in America. Nell’Ottocento un’altra grande ondata degli Istituti missionario nel mondo intero.

Adesso sono i Movimenti, i cristiani laici che si spostano, che testimoniano, con una nuova capillarità. Da questa nuova Pentecoste nascerà una Chiesa dello Spirito Santo:

"più piccola, che dovrà ricominciare tutto da capo... Essa, oltre che perdere degli aderenti numericamente, perderà anche molti dei suoi privilegi nella società... Essa, come piccola comunità, solleciterà molto più fortemente l’iniziativa dei suoi singoli membri… La chiesa troverà di nuovo e con tutta l’energia ciò che le è essenziale, ciò che è sempre stato il suo centro: la fede nel Dio unitrino, in Gesù Cristo, il Figlio di Dio fattosi uomo, nell’assistenza dello Spirito, che durerà fino alla fine.

Sarà una chiesa interiorizzata, che non mena vanto del suo mandato politico e non flirta né con la sinistra né con la destra. Questo processo la renderà povera, la farà diventare una chiesa dei piccoli… Da una chiesa interiorizzata e semplificata uscirà una grande forza. Gli uomini infatti saranno indicibilmente solitari in un mondo totalmente pianificato. Essi sperimenteranno, quando Dio sarà per loro interamente sparito, la loro totale e spaventosa povertà. Ed essi scopriranno allora la piccola comunità dei credenti come qualcosa di totalmente nuovo. Come una speranza, che li riguarda, come una risposta a domande, ch’essi da sempre di nascosto si sono poste…. Io sono anche certissimo di ciò che rimarrà alla fine: non la chiesa del culto politico…ma la chiesa della fede… Conoscerà una nuova fioritura e apparirà agli uomini come la patria, che ad essi dà vita e speranza oltre la morte".

Chi è il temerario (o il profeta - è la stessa cosa!) che scrive così? Una persona al di là di ogni sospetto, e l’ha scritto nel 1969: un certo Joseph Ratzinger. Tutte cose che hanno a che fare con lo Spirito Santo, con la Pentecoste, con la sua forza testimoniale.

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