Ormai
che sto raggiungendo i 70 anni posso dedicarmi ad una delle mie più piacevoli
passioni: fare la guida turistica! Così domenica, ormai per l’ennesima volta,
ho accompagnato una decina di Fratelli Oblati sulle orme di sant’Eugenio a Roma, cominciando da san
Silvestro al Quirinale, un autentico gioiello, che il nostro fondatore scelse
come sua sede romana. Non mi stanco di illustrare le bellezze di questa chiesa,
abitualmente chiusa al pubblico, e di raccontare quanto sant’Eugenio ha vissuto
tra queste mura.
Il
gruppo dei Fratelli, di tutti i continenti, ha poi voluto che li
accompagnassi a visitare un focolare. Strana richiesta, nata dal desiderio di
vedere uno stile di vita cristiano diverso, completamente evangelico e
completamente inserito nella vita quotidiana.
Eccoci
così in un appartamento nel quartiere “africano”, che ormai ha una sua bella
storia, bella come quella di san Silvestro al Quirinale. La piccola comunità ci
accoglie in festa e scegliamo come lingua comune l’inglese, per raccontarci il
vissuto di ogni giorno.
Poi
si apre una pagina di vita di Chiara:
Nel
novembre del 1980, anno in cui nel Movimento dei Focolari si approfondiva il
tema della volontà di Dio, Chiara Lubich chiese a Gesù di aiutarla in modo
decisivo a farsi santa. Un giorno, pregando, le sembrò di trovare la risposta:
«Ho una strada sola per farmi santa. È una sola la volontà di Dio su di me: è
Gesù Abbandonato». «E ancora in quei giorni – confiderà in seguito – Gesù mi
fece capire: “Ma se non mi ami tu, chi mi amerà?”. Nel senso: “Guarda che in
tutti i secoli, in venti secoli, io, come Abbandonato, mi sono come svelato a
te. Poi tu l’hai comunicato a tanti. Ma se tu mi tradisci, se tu non sei la mia
sposa, se tu non scegli me unicamente come volontà di Dio (…), se tu non ami
me, chi mi amerà?».
È una
storia nota, riportata anche nel libro di Florence Gillet, La scelta di Gesù abbandonato… ma quello che non tutti sanno è che
questa esperienza Chiara l’ha vissuta proprio in questo focolare, pregando in
una minuscola cappellina ricavata da un vano nascosto. Da allora Gesù
eucaristia è presente in quella cappellina e dà luce e forza per continuare a sceglierlo
e amarlo nel suo abbandono.
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