Il ritratto eseguito dal pittore francese |
Così
abbiamo cominciato i nostri itinerari romani alla scoperta dei santi.
Il
primo è stato Giuseppe Benedetto Labre, mendicante, senza fissa dimora, che
alloggiava abitualmente sotto un arco del Colosseo come tanti altri poveri. Uno
dei “folli” di Dio, che passava di chiesa in chiesa a pregare, ridistribuiva ai
poveri le elemosine che riceveva, viveva in costante contemplazione.
Siamo
andati a vedere il luogo dove morì. Uscendo dalla chiesa di santa Maria ai
monti, il suo più amato punto di riferimento, a due passi dal Colosseo, cadde
per terra, moribondo. Il macellaio della strada accanto, lo raccolse e lo condusse
a casa sua, all’attuale numero 2 di via dei Serpenti, lo portò su e lo adagiò
sul letto della figlia, dove spirò. La carità che il santo aveva esercitato in
vita gli fu restituita in punto di morte. Appena si sparse la voce della sua
morte, nel quartiere Monti fu tutto un
grido: “È morto il santo, è morto il santo!”.
grido: “È morto il santo, è morto il santo!”.
Bello,
sopra il letto, in quadro che raffigura la Madonna che si toglie l’aureola per
porla sulla testa del santo.
Ad accoglierci,
nella stanza che ora è trasformata in cappella, le sorelle della Pro
Sanctitate, che hanno avviato lo scambio di comunione tra tutti noi, un piccolo
gruppo, una ventina di persone, rappresentative di diversi carismi: una piccola
Chiesa riunita attorno a san Giuseppe Benedetto Ladre.
Ci
siamo poi spostati nella chiesa di santa Maria ai Monti, a venerare la tomba
del santo.
Del
santo abbiamo un ritratto, eseguito da André Bley, pittore francese che, nel
1777, lo scelse come modello per la figura di Cristo in un quadro della
vocazione di Pietro. In una lettera al fratello il pittore raccontò che in una
strada di Roma aveva incontrato «un giovane mendicante con una piccola
barba rossa». Gli sembrò il volto adatto per il suo Cristo. Gli chiese se
voleva posare per lui, ma Benedetto si rifiutò. Il pittore insistente, dicendo
che anche lui era francese e che posasse per farli un favore. Allora Benedetto
accettò purché bastasse una sola mattina. «Venne, posò come una statua e alla
fine della seduta non volle denaro. Sorridendo disse: “Andiamo! Che sia gloria
di Dio!”».
Che
sia gloria a Dio!
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