Possiamo ricordare un semplicissimo Oblato, il Fratello polacco Antonio Kowalczyk, che ha vissuto la sua missione in Canada.
Non si può pensare a lui senza pensare alla Madonna. Aveva per lei una straordinaria devozione fiduciosa; è stato davvero un suo figlio.
L’ha dimostrato in mille modi, raccogliendo fondi per far costruire una Grotta di Lourdes, accendendo candele ogni giorno in suo onore, pregandola prima di ogni impegno importante, invocandola nelle difficoltà, incoraggiando gli altri a pregare, con l’Ave Maria come saluto, e come espressione di gratitudine. Quando gli dicevano: “grazie”, rispondeva: “con un grazie, non si è più ricchi, meglio dire un’Ave”. Con le sue Ave ha ottenuto tante grazie.
Non si può pensare a lui senza pensare alla Madonna. Aveva per lei una straordinaria devozione fiduciosa; è stato davvero un suo figlio.
L’ha dimostrato in mille modi, raccogliendo fondi per far costruire una Grotta di Lourdes, accendendo candele ogni giorno in suo onore, pregandola prima di ogni impegno importante, invocandola nelle difficoltà, incoraggiando gli altri a pregare, con l’Ave Maria come saluto, e come espressione di gratitudine. Quando gli dicevano: “grazie”, rispondeva: “con un grazie, non si è più ricchi, meglio dire un’Ave”. Con le sue Ave ha ottenuto tante grazie.
Consigliava a tutti di ripetere spesso
Ave Maria durante il lavoro e nelle difficoltà.
Diceva a Maurice Blackburn, che lo
aiutava a coltivare l’orto: “Per ogni seme, recita un’Ave”.
Se qualcuno lo informava di qualche
problema, diceva: “Come? Non l’hai detto alla Madonna? Lei ti avrebbe subito esaudito”.
Con le sue Ave ottenne molte grazie
particolari: guarigioni, favori importanti, liberazione dalla guerra, dalla morte
in caso di incidenti gravissimi, conversioni e vocazioni…
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