Uno dei presepi di casa |
Maria
lo
avvolge di fasce. Un gesto materno, pieno di tenerezza e d’amore. Un
gesto preparato fin da quando seppe di essere in attesa di un bambino. L’angelo
lo aveva annunciato come «Figlio dell’Altissimo», ma sarebbe pur stato un
bambino.
Natale:
mistero di Dio che si fa uomo nella fragilità di un bambino che ha bisogno di
essere avvolto in fasce per proteggerlo dal freddo.
In
quel gesto della Madre i Padri della Chiesa hanno visto l’umanità che avvolge la
divinità: vero Dio e vero uomo.
La
gloria del Signore avvolge di luce i pastori. Un gesto paterno di tenerezza e
d’amore, pensato fin dall’inizio dei tempi, e prima ancora, da tutta
l’eternità.
È
un’umanità semplice quella che Gesù incontra nel suo nascere: non sa né leggere
né scrivere, vive ai margini dei villaggi, è scartata e temuta. Sono gli ultimi
e sono avvolti di luce, trasfigurati, è resa loro la dignità regale di figli di
Dio: l’umanità è divinizzata.
Divino
e umano, Cielo e terra si abbracciano. È il «mirabile scambio» cantato dai
nostri antichi Padri: l’uomo dà a Dio la sua umanità e Dio dà all’uomo la sua
divinità.
Gesù
spegne la sua luce e si fa opaco, nasconde la sua gloria celeste nella
piccolezza di un comune bambino e accende noi del divino. (2009)
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