La tradizione della visita delle sette chiese la sera del
Giovedì santo è una confluenza di varie antiche consuetudini, che partono da Carlo Magno e
passano attraverso san Filippo Neri. Fin da ragazzo sono andato di chiesa in
chiesa per l’adorazione del Santissimo Sacramento sull’altare della “riposizione”
ornato nei modi più fantasiosi, in concorrenza tra un posto all’altro.
Anche sant’Eugenio raccomandava questa devozione ai suoi
sacerdoti. Dalle Isole Britanniche scriveva loro: «Non vogliamo attendere l’ormai
nostro imminente ritorno a Marsiglia, per invitarvi a santificare, nelle vostre
chiese, la notte tra il giovedì e il venerdì santo. Ci sta veramente a cuore
che questa grande notte, che ricorda la Passione di Cristo, non passi, nelle
vostre parrocchie, senza una adorazione continua del mistero dell’Eucaristia,
nella quale, secondo l’espressione di S. Paolo, annunciamo la morte del Signore…
Non è una cosa meravigliosa, in questi momenti preziosi, poter unirsi, senza
alcuna riserva, alla sua persona, fondendo i nostri sentimenti coi suoi,
compatendo i suoi dolori, domandandogli perdono dei nostri peccati e rendendo
omaggio alla sua gloria, nelle profonde umiliazioni che ha subito?».
A Roma c’è l’imbarazzo di scegliere soltanto sette tra le
quattrocento chiese.
Ho iniziato da Santa Maria Maggiore, santa Prassede e giù
per i Monti fino alla chiesetta delle Figlie della Chiesa a Piazza Venezia. Per
le strade tantissima gente, nelle chiese pochissima, le solite persone anziane.
In san Pietro in Vincoli c’era solo il parroco; neppure il Mosè di Michelangelo
degnava di uno sguardo il Santissimo, essendo rivolto dalla parte opposta! In nessuna chiesa la preghiera comune.
Ma c’è sempre un’eccezione! La basilica di santa Pudenziana.
All’ingresso è affisso l’orario dell’adorazione dalle diciannove alla mezzanotte, con
segnate le varie zone di Roma responsabili dell’ora rispettiva. La cappella
della riposizione è gremita: canti, letture con una partecipazione commovente.
Grazie tante! Sono i Filippini! È la loro basilica, il loro punto di
riferimento a Roma. Ci pensano loro ad assicurare tutta una notte di preghiera,
come solo loro sanno fare.
Sangue
nuovo nella nostra vecchia cristianità.
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