Mi è giunta un’eco della serata di ieri a Sant’Eustachio:
Ieri sera è stato bellissimo l'incontro a S. Eustachio. Padre Fabio ha
parlato della Parola, facendoci riscoprire la bellezza della vita della Parola
nei primi tempi dell'Ideale e ci ha raccontato anche come nascono i suoi
commenti alla Parola. Ma quello che conta - diceva - non è il commento, ma è la
vita ed è la comunione delle esperienze. E quindi ci ha invitati lì per lì a
mettere in comune esperienze del mese passato. E' stato un incontro molto vivo,
un pezzetto di "Risurrezione di Roma" in atto.
Personalmente, mi sono sentito spinto a vivere di più la parola e a far
circolare le esperienze. Se dovessi dire qualcosa del mese passato, oltre a
qualche episodio particolare, ho visto che la Parola mi spingeva a far sentire
alle persone il più possibile la mia stima, un dono che può sembrare quasi
insignificante e invece può costruire tanto.
E’ successo ancora ieri: mentre scendevo dall’autobus, una signora
straniera, sentendosi guardata così, ha risposto con un grande sorriso. Era
solo uno scambio di sguardi, ma ... rimane in Dio.
Un altro campo venuto in rilievo sono le mail e i whatsApp. Con le tante
cose che ci arrivano ogni giorno, a volte anche i rapporti più importanti rischiano
di svuotarsi. Ci riduciamo magari a poche cose, un po’ superficiali e
pragmatiche. Ho visto che a volte aiuta rileggere una mail, prima di spedirla,
per vedere se esprime davvero stima, amore, rapporto, e quindi costruisce.
Anche nei gruppi WhatsApp in questo modo si può alzare il termometro. Facendo
così, una giornata che magari inizia un po’ grigia, col passare delle ore
prende colore e a volte, quando si conclude, nell’anima è vera festa.
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