Una volta c’era la scampagnata di Pasquetta. Erano i tempi
nel quali non si conosceva ancora il picnic e si pranzava semplicemente su un
prato.
Poco tempo fa ho fatto un pranzo sull’erba, a Roma, con un
gruppo di famiglie della Toscana, famiglie giovani, lontane dunque dalla
tradizione di una volta. Devo confessare che ho provato una certa delusione.
Hanno tirato fuori bustine di plastica con il prosciutto cotto della Coop e
schiacciate morbide. Tutto lì. Dov’erano le bracioline fritte, quelle che
volgarmente si chiamano cotolette milanesi? E i panini con la frittata? Non un
tovagliolo di stoffa né tanto meno una tovaglietta da stendere sull’erba; solo rotoloni
di carta.
Il lunedì di Pasqua è un giorno meraviglioso nel quale basta
socchiudere gli occhi ed appare l’angelo luminoso che annuncia alle donne che
Gesù non è più nella tomba, e che ci aspetta in Galilea per ripartire con lui –
come nello splendido dipinto di Bartolomeo Sidoni.
Ma è anche un giorno semplice di primaverile festa familiare
nel quale trovarci insieme per rinsaldare i legami di amicizia. Al posto delle
bracioline va benissimo anche la coratella d’agnello fritta… e ritrovi la gioia
e la spensieratezza di quando eri bambino.
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