“Mi
aspetto che cresca la comunione tra i membri dei diversi Istituti. Non potrebbe
essere quest’Anno l’occasione per uscire con maggior coraggio dai confini del
proprio Istituto per elaborare insieme, a livello locale e globale, progetti
comuni di formazione, di evangelizzazione, di interventi sociali?” Così
Papa Francesco nella lettera per l’Anno della vita Consacrata.
Da
un anno, con un piccolo gruppo di altri religiosi ci siamo riuniti in casa mia
per preparare il convegno che oggi e domani si tiene qui a Roma. È rivolto ai
membri delle diverse case generalizie che seguono i laici che condividono i
carismi degli Istituti.
Così
in questi due giorni siamo in 200 persone, consacrati, consacrate e laici di
una sessantina di Istituti, per condividere esperienze, percorsi, progetti
futuri.
A me il compito di avviare i lavori con una relazione su Religiosi e laici insieme nella stessa “famiglia carismatica”. Ha concluso dicendo:
Tra
religiosi e laici che condividono lo stesso carisma c’è un rapporto di complementarità,
non di subordinazione. I laici, infatti, sono direttamente associati
al carisma dato alla Chiesa attraverso un fondatore e, indirettamente, all’Istituto
religioso. (…)
I
rapporti mutui chiedono di essere improntati alla comunione e alla complementarità,
a partire dalla conoscenza e apprezzamento reciproco, dalla simpatia per le
persone e per i cammini rispettivi, dalla condivisione dei doni. (…)
Ne
nasce un arricchimento e un sostegno reciproci tra religiosi e laici, in una vera
esperienza di comunità ecclesiale, che porta a superare l’anonimato e l’appartenenza
strutturale pur rispettando le diversità, verso l’unità dei un’unica “famiglia
carismatica”.
Infine
ho comunicato un sogno:
vedere
riuniti per un grande evento ecclesiale consacrati e laici delle più varie
Famiglie carismatiche. Potrebbe essere una giornata nell’Aula Paolo VI per
condividere le esperienze, prendere maggiormente consapevolezza della novità
dei percorsi in atto, crescere insieme nella comunione tra carismi. Una
celebrazione eucaristica in Piazza san Pietro attorno al papa. Tutto eventualmente
preceduto da uno, due, tre giorni di convegno a livello particolare di ogni
Famiglia carismatica.
Potrebbe
essere un modo per rendere cosciente la Chiesa intera della nuova realtà che
sta nascendo nel suo seno.
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