I giovani di 25-20 anni fa |
19 novembre. Sono arrivato a Misilmeri da poche ore e già
incontro un numeroso gruppo della nostra gente raccolta nel salone parrocchiale.
Ci sono i giovani di 25 anni fa e le persone che in questi anni essi hanno coinvolto
nel medesimo ideale missionario. Ora è una bella comunità. Alcuni hanno
partecipato alle missioni degli Oblati in varie parti d’Italia, altri sono
andati per periodi di volontariato all’estero. Soprattutto sono un gruppo di
vita. Si riconoscono nell’ideale missionario di sant’Eugenio ed hanno un forte
senso di appartenenza. È stato facile per me parlare del carisma oblato.
È un modello di quelle comunità cristiane alle quali
continuo a pensare in questo periodo, le sole che, in questo contesto di
secolarizzazione e di indifferenza verso la religione, saranno in grado di mantenere
vivo l’ideale cristiano, di vivere il Vangelo, di lievitare in maniera
silenziosa la società.
Intanto continuo a guardarmi attorno, in questa Conca d’oro.
Una regione agricola di grande varietà e ricchezza: olivi, agrumeti, kaki,
mandorli… un giardino non molto dissimile da quello piantato da Dio nell’Eden.
Questa sera cena di beneficenza per raccogliere soldi per
le missioni. Sono disponibili soltanto 270 posti, ma molto più numerose sono
state le domande di partecipazioni purtroppo respinte. Una cena degna della
cucina siciliana, anzi palermitana, ma soprattutto un’altra occasione per
condividere progetti, raccontare esperienze, vedere videoclip sulle nostre
missioni nel mondo, rinsaldare i vincoli di amicizia e di unità.
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