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Animatore infaticabile, talent scout, scrittore,
missionario, professore, organizzatore… Ma soprattutto fondatore di un piccolo
istituto secolare missionario, le COMI, laiche disseminate nella vita d’ogni
giorno, “missionarie dell’idea missionaria”. È naturalmente padre Gaetano
Liuzzo, di cui ieri abbiamo ricordato l’anniversario della morte. È sempre
festa quando ricordiamo p. Liuzzo.
Per le COMI aveva inventato l’oasi, luogo temporaneo nel
quale esse si radunano regolarmente in piccoli nuclei. Così lo descriveva (stando
alla testimonianza che ha lasciato scritta una delle prime fedeli COMI, Enrica):
Un’oasi è un agognato luogo di riposo che si incontra in
pieno deserto. È dunque, un posto che dà ristoro, rigenera le forze del
viandante, rinvigorisce il desiderio della mèta da raggiungere; produce
benessere generale: vitalità, silenzio, pace, e letizia corroborante! Per voi
figlie mie, il mondo in cui vivete appieno, è il vostro deserto quotidiano; e l’oasi
è, per ciascuna di voi, il luogo concreto della rivelazione della vostra
consacrazione e del vostro carisma; e dove ambedue si rendono tangibili.
Ma, al tempo stesso, rende concretamente visibile la vita
che circola fra di voi, ed insieme rende viva e palpabile la vita di ciascuna
sorella… luogo dove si può sperimentare la fraternità, la comunione che nasce
da relazioni spirituali profonde e cresce nella misura del dono di Dio, la
gioia dell’appartenenza reciproca, che, tutto condivide, porta, sopporta... luogo
dove si rigenerano e si rafforzano, approfondendole, anche tutte le dimensioni
della vostra vita consacrata, missionaria-profetica, per… ripartire di nuovo,
ristorate umanamente e spiritualmente, «inviate» da Lui, sotto le sembianze di Maria.
Mi sembra
un luogo ideale per ogni gruppo di cristiani che voglia crescere nella
comunione e rigenerare una società alla luce del Vangelo.
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