domenica 6 settembre 2015

La Scuola Abbà alla Madonna della Luce



Questa mattina troviamo le cime delle montagne innevate ed un sole splendido, dono di Dio per quest’ultimo giorno sulle orme di Chiara.
Giungiamo alla località “Madonna della luce” abbastanza presto, perché il resto della mattinata dovrà essere dedicato all’esame di alcuni studi preparati per il convegno di ottobre.
Nel 1902 sorse qui la prima centrale idroelettrica d’Italia. Nel corso dei lavori, in un momento di estrema difficoltà, il costruttore edificò un’edicola alla Madonna… non poteva che essere che la Madonna della “luce”… elettrica. Per noi è la Madonna di un’altra luce che qui splendeva e illuminava tanti cuori.
La natura d’intorno è un incanto. Si comprende come in questo ambiente Chiara abbia scritto pagine straordinarie ispirate alla natura. Ne abbiamo lette alcune abbracciando con lo sguardo il verde nel quale ci siamo trovati immersi. Un solo stralcio:

“Guardando la natura sembra che Gesù dia il suo comandamento nuovo anche ad essa… L’Antico e il Nuovo Testamento formano un solo albero. La fioritura avvenne nella pienezza dei tempi. E l’unico fiore era Maria. Il frutto che ne seguì fu Gesù… Maria… è la sintesi della creazione intera al culmine della sua bellezza, quando si presenta come sposa al suo Creatore…
Oggi ho capito che tutta l’umanità fiorisce in Maria. Maria è il Fiore dell’umanità. Ella, l’Immacolata, è il Fiore della Maculata.
L’umanità peccatrice è fiorita in Maria, la tutta bella!
E, come il fiore rosso è grato alla piantina verde con le radici e il concime che la fece fiorire, così Maria è, perché vi fummo noi peccatori, che costringemmo Dio a pensare a Maria.
Noi dobbiamo a lei la salvezza, ella la vita sua a noi.

Che bella, Maria! È la creazione che va in fiore, la creazione che va in bellezza. Tutta la creazione fiorita, come la chioma di un albero, è Maria…Per scendere Iddio dal Cielo doveva trovar Maria; egli non poteva scendere nel peccato e allora “inventa” Maria, che, riassumendo in sé la bellezza tutta del creato, “inganna” Dio e lo attira sulla terra. Ma ella è Fiore dell’umanità e, chiamato Dio a sé, lo chiama per l’umanità, perché ella è grata all’umanità d’averle dato la vita”.
Con questa luce negli occhi e nell’anima possiamo ripartire per l’Irlanda, l’Inghilterra, la Francia, l’Ungheria, le varie città d’Italia…




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