Ci aspetta un tuffo nel 1949,
il periodo nel quale, proprio in questo paesetto, si svolse quell’avventura
divina che è oggetto di studio della Scuola Abbà.
Il Vangelo di oggi ci ha collocato
nella dimensione ottimale per vivere questi giorni. Davanti alla missione che
Gesù gli chiede Pietro si sente impari: “Allontanati da me che sono peccatore”.
Gesù di rimando lo invita a non temere. “Non temere”, è l’imperativo rivolto di
volta in volta a Mosè, a Giosué, ai Giudici, ai profeti, a Maria stessa, tutte
persone che avevano di che temere nel confronto tra quando Dio chiedeva da loro
e la povertà della loro persona. “Non temere”, sulla bocca di Dio, è sempre
premessa esplicita o implicita per l’altra affermazione: “Io sono con te”.
Quasi a far comprendere che la missione è sì grande, che la persona è sì incapace
di adempierla, ma se è Dio che la chiede sarà anche lui a portarla a
compimento. Lo stesso per noi: la missione che ci è affidata – far emergere la
dottrina presente nell’esperienza del 1949 e farla brillare nelle diverse
discipline – è troppo grande e noi troppo piccoli. Ma da lui ci viene l’assicurazione:
“Non temete, io sono con voi”. Lui in mezzo a noi: l’ispirazione, la luce, la
sapienza, la forza…
Bellissimo e buona sophia
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