8 settembre. A Prato si celebra la Madonna della fiera! La festa più
grande, assieme a quella di santo Stefano. La città si riversa per le strade,
ritrova i suoi colori medievali, si veste in costume, fa suonare le chiarine e rullare
i tamburi, sventola i suoi stendardi. Sul pulpito di Donatello, all'angolo
esterno della facciata della cattedrale, sfilano paggi, prelati e autorità in
grande uniforme, fino al momento solenne quando il vescovo, paludato con i
broccati antichi, mostra al popolo adunato in piazza la preziosa reliquia del
Sacro Cingolo della Vergine. Ogni Pratese verace non può mancare all'Ostensione
del Sacro Cingolo (Io lo sono… anche se quest’anno non sarò presente). In fatto
di fede ognuno è libero di mantenere le sue personali convinzioni, ma non può
non "credere" a questa reliquia. La tradizione è tradizione e va
rispettata!
A casa è festa nella festa. Ogni anno ricordiamo con semplicità e
affetto l'anniversario di matrimonio dei nostri genitori (Era il 1947). Mi rivedo quando,
ancora ragazzo, la sera dopo l'Ostensione, sono tornato a casa con il mio primo
mazzo di garofani.
Celebrarono il matrimonio la mattina. Seguì il rinfresco con le rinomate
paste delle monache benedettine di san Clemente. Poi otto ore di treno per giungere alla città eterna. I due sposini di allora sono momentaneamente in diversa
sede, ma più uniti che mai: auguri!
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