Palazzo Joannis |
Sono arrivato ad Aix-en-Provence a
notte fonda. La città è addormentata. Dopo una giornata di lavoro intenso, a
fine pomeriggio esco per strada sotto un sole primaverile ancora splendente nel
cielo limpido. Spira un venticello freddino, ma le pietre rosacee di case e
palazzi, la vivacità dei giovani, lo scintillio dei negozi riscaldano l’ambiente
cittadino.
Passo per rue Papassaudi, entro nell’elegante
negozio di scarpe che un tempo era la corte del palazzo della famiglia Joannis.
Vi abitava Rosa, la mamma di sant’Eugenio prima di andare sposa nella casa dei
de Mazenod sul corso. Immagino Eugenio piccolino che viene qui con la mamma a
visitare i nonni e la zia.
È qui che, dopo 12 anni di esilio in
Italia, viene ad abitare. Il palazzo dei Joannis diventa la sua casa, al punto
che presto tutti dimenticheranno che la casa natale era quella dei de Mazenod sul
corso. Il primo biografo scrive che era nato in rue Papassaudi. Aveva vent’anni
quando tornò ad Aix. In questa casa trovò la nonna, la zia, la mamma, la
sorella. Vi rimase fin quando, sette anni più tardi, partì per il seminario di
Parigi. Vi tornò giovane sacerdote e continuò a vivere con la mamma, fino al 25
gennaio 1816 quando la lasciò per sempre per andare ad abitare poco lontano, in
due stanzette di un convento nelle quali iniziò la piccola grande avventura che
diede vita ai Missionari Oblati di Maria Immacolata.
Fa sempre piacere tornare a casa
della mamma…
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