È Pasqua, ma sulla mia scrivania c’è
ancora il Cristo sofferente che mi regalarono in Lituania 15 anni fa. Da allora
è sempre lì.
Nella veglia di Pasqua questa notte
mi hanno toccato le parole per la preparazione del cero: “Il Cristo, ieri e oggi,
Principio e fine, Alfa e Omega. A lui appartengono il tempo e i secoli”. Poi il
cero è partito, guidando il piccolo popolo.
Credo che Cristo Risorto è Signore
della storia e guida la storia verso la Terra promessa. Credo che ha aperto le
porte del cielo ed è salito per prepararci un posto.
Tutto attorno sembra contraddire la
vittoria del Signore sulla morte. Proprio allora si erge la fede.
Il cero pasquale è stato segnato con
la cifra di quest’anno, 2015. Non celebriamo la ricorrenza di un mito lontano
dei secoli. Oggi Cristo risorge, “Il Cristo, ieri e oggi”; oggi in questa
nostra cronaca quotidiana “a lui appartengono il tempo e i secoli”; oggi è il
Signore della storia: “Io ho vinto il mondo”.
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