In un viaggio succede
che si sbagli strada e ci si ritrovi sperduti.
Ieri sera a
sant’Eustachio, ne ho parlato con Umberto Paciarelli; come soccorritore alpino
ne sa qualcosa.
Io ho
portato il discorso sui tanti sbagli e fallimenti che si fanno nel cammino
della vita. Bisogna metterli in conto, fanno parte del rischio della vita.
Trovarsi fuori
strada. Può essere un divorzio, un licenziamento.
Possono essere
anche prove spirituali, quando si smarrisce la fede, il senso di Dio.
Anche il
viaggio di nostro Signore, proprio all’ultimo, quando la mèta era proprio lì
per essere raggiunta, sembrò terminare in un fallimento. È come se egli avesse
voluto seguirci fuori strada, per esserci accanto anche nei momenti più bui e
deviati.
Nella sua famosa
parabola, quando una pecora del gregge perde la strada e si smarrisce, il
pastore non l’abbandona, ma la raggiunge proprio nel luogo perduto… Con lui
presente (atro che soccorritore a,pino!) il vuoto si colma, il buio si illumina, la solitudine si popola.
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