Che bello avere la porta di casa che dà sul corso. Anche se
il lavoro è esigente e stancante, basta uscire un attimo per rifarsi. Subito in
mezzo alla gente. La gente è sempre bella, specialmente in una città vivace e
giovane come Aix. Va di corsa, va piano piano, siede sulle panchine, chiacchera,
sfreccia con monopattino… Macchine non ce ne sono: tutta la città è un’isola
pedonale.
Se poi sul corso è giorno di mercato l’incanto è assicurato.
Chissà perché il mercato, dappertutto, attira come un magnete a cui non si può
resistere. Non importa comprare, basta guardare, girare, urtare le persone,
godere i colori, respirare i profumi. I colori sul corso Mirabeau qui sono
quella Provenza, i profumi quelli della lavanda.
Quando non è sul corso il mercato si sposta attorno al
palazzo di giustizia o altrove. C’è sempre il mercato in una città che si
rispetta. C’è poi quello di ogni giorno, appunto sulla centralissima piazza del
mercato; al mattino, perché nel pomeriggio la piazza si trasforma in una elegante
sala da thè.
Ogni strada è festa, con negozi eleganti, tavolini di un indefinibile
numero di bistrò, bar, ristoranti, pasticcerie, panetterie, pub...
Ma basta girare
un angolo ed eccoci in strade solitarie, silenziose, in tinte ocra o rosate.
Ormai ho tutto in itinerario in centro città nel quale posso dirmi l’intero
rosario nella più assoluta pace, come fossi nel chiostro d’un monastero.
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