Se non vi dessi mie notizie, cara
madre, potrei essere nei guai. Scrivo due righe per dirvi che siamo arrivati bene,
tutto è andato alla perfezione.
Siamo molto soddisfatti di come è
iniziata la nostra missione. Continuate a pregare che il bene si compia e che
tutti traggano profitto della grazia tanto preziosa che viene oggi offerta al
popolo di questa città. Dovendovi trattare un po’ da madre, non voglio
dimenticare di dirvi che qui mangiamo ottimo pesce e che ci manca nulla.
Non ho avuto il tempo di dirvi di
più su quanto avvenuto ieri. Oggi dove fare un po' di corsa e così non posso
scrivervi alla casa della Missione, come mi ero proposto. Vi abbraccio con
tutto il cuore, così come tutta la nostra famiglia.
Eugenio. La Ciotat, 6
novembre 1821.
Sant’Eugenio scrisse questa lettera alla mamma all’inizio
della missione che predicò nella cittadina di La Ciotat, piccolo porto vicino a
Marsiglia, dal 4 novembre al 23 dicembre.
In quegli stessi giorni scriveva all’amico Alfonso
Tavernier:
Se ho dessi alcun segno di vita nel mio Alfonso, cosa penserebbe di me? Mi
crederebbe insensibile, ingrato, mentre scrivendogli queste due righe saprà che
io non gli rispondo, perché diffido del mio cuore che sarebbe davvero tentato
di sottrarsi al dovere delle occupazioni dedicando a lui un momento che mi
sarebbe dolce spendere assieme. L’abbraccio di tutto cuore. Che il mio caro
amico sappia apprezzare questa piccola parola che gli scrivo nel bel mezzo del
combattimento, sul campo di battaglia, ancora in armatura completa contro
l'inferno, che, con l'aiuto di Dio, colpiamo duramente.
Sono stato sui passi di sant’Eugenio, per rivivere la sua passione
missionaria. Da Aix sono appena 50 chilometri di distanza. In macchina basta un’ora.
Allora, quando i missionari non si permettevano il lusso di andare in carrozza,
impiegarono due giorni di cammino.
Il paesaggio dispiega tutta la bellezza della Provenza, dalla montagna
della Sante Victoire ai boschi di pini marittimi, dalle scogliere color ocra tra
le più alte d’Europa a picco sul mare, alle colline di macchia profumata, ai
promontori rocciosi. Dall’alto della strada che serpeggia sulle creste appare
la visione straordinaria di Cassis, il porticciolo di pescatori con le case pastello
che si affacciano sull’acqua.
Poi finalmente il porto de La Ciociat, dominato dal castello e dalla chiesa
nella quale sant’Eugenio predicava come un profeta e lottava come un eroe
contro il male…
Adesso guardo con maggiore interesse le antiche stampe che ritraggono sant'Eugenio missionario a La Ciocat, mentre porta la grande croce al porto, proprio di fronte alla chiesa...
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