Foto di altri tempi nelle filippine |
Dopo una trentina di ore di viaggio eccomi
finalmente a Quezon City, una delle sette città che compongono la grande Metro
Manila, senza soluzione di continuità. Mi sembra che la prima volta che venni
nelle Filippine fosse nel 1989. Da allora sono venuto altre volte, ma è sempre
una emozione nuova. Rivedi le strade di sempre, affollatissime e caotiche; i
jeepney, auto artigianali lavorate in lamiera non trattate per i privati e
coloratissime per i taxi; i tricicli taxi tirati dalla bicicletta o dalla moto;
le stesse baracche ammonticchiate l’una
sull’atra lungo gli argini di fiumi, fossi e canali; i grattacieli sempre più
grandi; i muri neri dall’umidità; i pantaloncini unisex indossati da tutti contro
il gran caldo; i vicoli decorati con le bandierine di carta che dalle grandi
arterie si inoltrano nei meandri dei quartieri popolari, mentre quelli che
portano nei quartieri ricchi hanno le sbarre e le guardie armate… Quanti
bambini, quanti giovani brulicano per ogni dove; ce ne sono così tanti che è
facile “l’esportazione”! Come faremmo in Italia senza di loro. Che popolo
ricco!
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