lunedì 7 maggio 2012

Le chiesi di raccontarmi di Lui




Il tratto del lago di Galilea
proprio davanti alla casa di Pietro a Cafarnao
Fabio: Ci sono passati tutti: Aramei, Egiziani, Greci e Romani, Persiani e Arabi, mercanti e crociati… Solo io non c’ero mai andato, e non ero interessato ad andarvi.
Lo proposi invece ai miei quando celebrarono i 50 anni di matrimonio: “Perché non visitate la Palestina?” E organizzai il viaggio per loro. “E tu non vieni?”, mi domandò la guida. “Non me ne importa”. “Fallo almeno per loro”. Già, era proprio una bella idea, come avevo fatto a non pensarci. “Ho un regalo per il vostro 50°”, dissi: “Vengo in Terra Santa con voi”. Fu il regalo più bello.
(Musica)
Quando eravamo su Tel Aviv, il pilota annunciò che stavamo atterrando all’aeroporto di Jaffa. Jaffa? Ma non è dove Pietro abitò un tempo presso un certo Simone, conciatore di pelli? Dove risuscitò Tabità? "Tabità, àlzati!", disse. Lei aprì gli occhi. Lui le diede la mano e la fece alzare.
Bastò questo pensiero per farmi entrare in fibrillazione.
Fu una settimana sconvolgente. Mi immersi nel passato e il passato mi si rese presente. Vedevo, toccato, sentivo… Rimasi conquistato soprattutto dalla Galilea.
Tutto parla di Lui. Quel lago quieto, quelle dolci colline... Ad ogni passo un ricordo, ad ogni pietra l’eco una sua parola, ad ogni raggio di sole un suo sguardo, mai lo stesso, come non sono mai uguali le onde del lago, le nuvole che solcano il cielo…
Anni dopo, seduto sulla poltrona della mia stanza, mi ritrovai in una delle ultime case di Cafarnao, proprio sul bordo del lago. Era una serata tranquilla, un po’ pigra. Mi ritrovai in mezzo a quei pescatori, (Entrano Francesca, Alessio, Stefania e si posizionano dietro ai leggii) duemila anni fa, ed era proprio ora. Ero in casa della vecchia e le chiesi di raccontami la sua storia, di raccontarmi di lui.

Così inizia il mio teatro di sabato...

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