venerdì 6 gennaio 2023

Presepe vivente, Vangelo vivo

 

Tutto un paese – Iolo in Toscana – interamente coinvolto per la rievocazione del Presepe. Sulla strada principale, sorvegliata da una guarnigione romana, botteghe e attività artigianali tenute da persone vestite in quelli che potevano essere gli abiti tradizionale della Palestina al tempo di Gesù, quasi riprendesse vita la città di Betlemme. Tutto un paese in festa, con i bambini che scorrazzano divertiti con tuniche e copricapo.

Quando scende la sera tutti si riversano nella piazza antistante la chiesa e insieme con persone giunte da ogni dove, si rivive la nascita di Gesù, la visita dei pastori, l’adorazione dei Magi, mentre coro e strumenti cantano i canti di Natale. Il presepe di san Francesco a Greccio doveva essere simile. Non è un presepe “domestico”, allestito in famiglia, è un presepe di popolo, corale…

Torna alla mente l’inizio della lettera Admirabile signum di Papa Francesco: “Il mirabile segno del presepe, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura. Mentre contempliamo la scena del Natale, siamo invitati a metterci spiritualmente in cammino, attratti dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per incontrare ogni uomo. E scopriamo che Egli ci ama a tal punto da unirsi a noi, perché anche noi possiamo unirci a Lui”.






Nessun commento:

Posta un commento