giovedì 12 gennaio 2023

Persona con missione

Preparando la mia conferenza per il Claretianum ho di mira religiosi e religiose, e penso alla missione che ognuno è chiamato a compiere in maniera creativa e responsabile. Ho comunque davanti ogni persona, perché ognuno ha una missione da compire. Lo sguardo mi si rivolge verso Gesù l’”uomo perfetto”. In particolare mi risuonano tre che lo riguardano e che, di riflesso, riguardano tutti noi.

La prima: «Dio ha tanto amato il mondo da mandare il Figlio unigenito…» (Gv 3, 16). Ogni persona è chiamata a rispecchiarsi in questo momento e in questa azione di Gesù. Come lui siamo mandati da Dio, espressione del suo amore per l’umanità. Non siamo freelancer, individui che svolgiamo un’attività da soli, in autonomia, pensando soltanto a noi stessi. Abbiamo un mandato, siamo dei mandati. Questo mi mette davanti alle nostre responsabilità: abbiamo una missione da compiere, dataci direttamente da Dio al momento quando ci ha creati. La vita non è uno scherzo, ma il tempo nel quale adempiere il compito affidato.

La seconda parola: «Un corpo mi hai preparato… Ecco io vengo…  per fare, o Dio, la tua volontà» (Eb 10, 5.7). Il corpo indica la concretezza della persona, in tutte le sue componenti umane. Gesù si è dato totalmente, anima e corpo, alla missione che il Padre gli ha affidato. Ogni persona è tale se pone tutte le energie ricevute – “un corpo mi hai dato” – al servizio della missione. Mette a disposizione del progetto di Dio – “vengo per compiere la tua volontà” – creatività, fantasia, energie, passione… tutti i talenti di cui è dotata. Amministra con rigore il proprio tempo, lavora con dedizione e fatica, disciplina il proprio corpo e il proprio spirito perché siano pronti a rispondere ad ogni richiesta che viene dalla missione.

La terza parola: «Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Mc 10, 45). La persona non vive per sé ma per gli altri. Si leva qui l’ammonimento evangelico: «Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà» (Mt 16, 25). La persona si realizza non pretendendo, ma dando, dandosi.

Non c’è futuro per la società se non si mettono le persone in condizione di essere propositive, se le persone non si fanno carico della famiglia, delle istituzioni, della società… in tutti i suoi aspetti.

 

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