sabato 7 gennaio 2023

La preghiera che apre il cielo

Tutti e quattro i Vangeli raccontano il battesimo di Gesù, ma ognuno ha una sua particolare narrazione. Tre gli atti dell’unico evento: i cieli si squarciano, per una comunicazione senza più barriere tra cielo e terra; lo Spirito Santo scende su Gesù; il Padre lo proclama suo figlio amato. Tutta la Trinità è all’opera in questo evento che segna l‘inizio di una storia nuova, della storia di Gesù e della nostra storia.

La liturgia in questo anno A propone la lettura del Vangelo di Matteo. Ma in questo anno che tanti noi dedicano all’approfondimento della preghiera mi piace rileggere Luca che, a differenza degli altri, ritarda di un attimo la grande teofania. Infatti al momento del battesimo non accade niente. Luca ritrae Gesù in preghiera, dopo il battesimo. È allora, quando sta in disparte, come era solito fare, che il cielo si apre e scende lo Spirito e la voce del Padre. Per entrare in dialogo con lo Spirito e il Padre Gesù ha bisogno di stare in silenzio, in preghiera, raccolto. Soltanto allora gli si apre il cielo.

Forse anche noi, perché ci si apra il cielo, abbiamo bisogno di rientrare in noi stessi e fare spazio alla venuta di Dio.

 

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